L'ACQUA

e il suo utilizzo

Va premesso che, in alcuni settori, non è possibile e nemmeno vantaggioso che tutta l'acqua prelevata dalla natura per i diversi scopi giunga a destinazione.

Un utilizzo efficace al 100% avrebbe costi eccessivamente alti: oltre un certo limite significherebbe utilizzare risorse accumulate in altri settori per ottenere vantaggi modesti o minimi, diverrebbe cioè uno spreco a sua volta.

Tuttavia la differenza tra acqua prelevata ed acqua realmente utilizzata è ampia ed una buona parte del margine può, e dovrà, essere recuperato, sia in termini di controllo e limitazione delle perdite che in termini di riduzione degli sprechi.

Alcuni punti sui quali si potrebbe, a nostro avviso, approfondire l'attenzione ed ottenere qualche successo sono:

a) l'intensificazione delle misure di portata e pressione nei punti di prelievo, lungo le reti di adduzione e distribuzione e nei punti di cessione

b) un uso sistematico dei "bilanci idrici" sulle reti d'acquedotto (potabili, irrigui, industriali)

b) l'interconnessione tra reti destinate ad usi diversi, mantenendo la prioritaria importanza dell'uso potabile.