deflusso minimo vitale

Progetto in vetrina

Consulenza Tecnico - Normativa

UN'ANALISI IDROLOGICA e STORICA su 12 CONCESSIONI di GRANDI IMPIANTI IDROELETTRICI a BACINO

IN BREVE

Analisi tecniche e normative sulle portate utilizzate da grandi impianti idroelettrici a bacino. Analisi e valutazioni effettuate per conto di un'amministrazione pubblica del Nord Italia. I concessionari, soggetti all'obbligo di rilasciare una portata di rispetto (Deflusso Minimo Vitale), sono stati indennizzati sulla base dei risultati ottenuti dalla nostra analisi. I rimborsi sono stati stimati in diversi milioni di euro.

IL DEFLUSSO MINIMO VITALE (DMV)

 

 

 

 

 

L'attenzione all'ambiente da parte dei principali protagonisti della produzione idroelettrica non è sempre stata considerata di primaria importanza anche perchè ai tempi della costruzione dei primi impianti idroelettrici di grandi dimensioni si era da poco usciti dal secondo conflitto mondiale e la priorità era produrre energia per rimettere in piedi il paese.

Oggi tutti sappiamo che l'ambiente è una delle nostre maggiori ricchezze e la sensibilità in tema di salvaguardia è notevolmente aumentata.

Tutti gli impianti idroelettrici nazionali, sulla base di normative locali e differenziate, sono obbligati a lasciare negli alvei dei fiumi una quota della portata che potrebbero derivare, chiamata portata di rispetto o Deflusso Minimo Vitale (DMV), in modo da preservare la vita e l'ecologia dei corpi idrici.

Nel caso in esame il deflusso minimo vitale imposto dalla normativa ha subito delle modifiche nel corso degli anni. Attualmente il rilascio della portata di rispetto nei torrenti è molto maggiore di quanto non fosse il secolo scorso.

 

CANONE E PORTATA UTILIZZABILE

 

 

 

 

I concessionari sono tenuti a pagare un canone all'amministrazione pubblica per l'utilizzo dell'acqua. Questo canone, che per i grandi impianti in esame raggiunge cifre molto elevate, venne calcolato al momento del rilascio della concessione sulla base della portata utilizzabile dall'impianto.

La portata utilizzabile è la portata che transita nelle turbine idrauliche producendo energia elettrica. Essa è data dalla portata naturalmente disponibile in alveo detraendovi il deflusso minimo vitale e la quota di portata che non può essere utilizzata a causa della conformazione fisica delle opere idrauliche di derivazione.

Successe che quando il legislatore impose di aumentare il deflusso minimo vitale, non andò a calcolare nuovamente la portata utilizzabile da ciascun impianto, la quale per effetto dell'aumento del rilascio venne a diminuire e fu così che per alcuni anni i grandi concessionari pagarono il canone di concessione su una portata utilizzabile che non avevano più a disposizione.

OBIETTIVI E RISULTATI

 

 

 

L'obiettivo principale del nostro lavoro era la valutazione della mancata produzione energetica determinata dall'aumento del deflusso minimo vitale, al variare della normativa nei diversi periodi storici.

Per ciascun grande impianto idroelettrico sono stati raccolti i documenti originali di progetto sulla base dei quali venne rilasciata la concessione. Con un lungo lavoro di ricerca negli archivi pubblici sono stati consultati i documenti del Ministero dei Lavori Pubblici e del Genio Civile, del Magistrato alle Acque e dell'Ufficio Idrografico, ricostruendo l'itinerario autorizzativo di ciascuna concessione, dalla presentazione della domanda alla messa in esercizio, fino ad oggi, catalogando i documenti importanti, decreti, osservazioni, progetti originali.

Sulla base dei dati idrologici e di portata utilizzabile approvati con decreto di concessione e di qualsiasi loro successiva modifica autorizzata, è stata calcolata la produzione elettrica nei due casi : il caso ipotetico in cui non si fosse applicato l'obbligo di rilascio del deflusso minimo vitale ed il caso reale con il rilascio del deflusso minimo vitale.

In tal modo è stato possibile calcolare l'ammontare della mancata produzione idroelettrica e del canone pagato senza corrispettivo in termini di portata.

 

I rimborsi che l'amministrazione riconoscerà ai concessionari sulla base delle nostre perizie ammontano complessivamente a diversi milioni di euro. Inoltre il lavoro svolto ha consentito di mettere in luce numerose anomalie avvenute in passato nel rilascio di alcune concessioni: opere autorizzate e mai realizzate, portate concesse e non utilizzate  o mancanza di decreti di autorizzazione all'esercizio; perfino un intero bacino di accumulo il cui utilizzo non è stato computato in termini di canone. I risultati ottenuti sono stati documentati e presentati alle autorità che ci commissionarono il lavoro ed hanno permesso di regolarizzare completamente le concessioni in vigore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(c) Copyright

Partita I.V.A.

Maker & Holder

Contact

Hosting Service

LEGAL

 

 

wrconsult.eu

02068130224

Marchiori

info@wrconsult.eu

dominioweb.org

Notices